Amaro Calabro richiama fin dal nome il suo forte legame con il territorio e la sua natura selvaggia.
Si compone di 15 erbe tra cui la genziana, cicoria, bergamotto e arancio amaro, per dare una certa fragranza e piacevolezza all´insieme.
É comunque un prodotto dal gusto decisamente amaro, che poco concede alla moda attuale dei prodotti dolci e poco connotati, facendo riscoprire il gusto di un prodotto tradizionale e vero.
Elisir sopraffino espressione di quella Calabria che é armonia e calore quotidiano.
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La prima ricetta dell´amaro fu elaborata da Donna Rachele bisnonna del dott. Maiorano, il titolare dell'azienda agricola e dell'opificio, nei primi del '900. Levatrice e grande conoscitrice delle erbe spontanee del territorio curava ogni malessere con l´erba appropriata, tanto da rappresentare un punto di riferimento per le genti del luogo. Fu quindi elaborata una prima ricetta piuttosto grezza dell´amaro d´erbe prodotto con alcool di montagna da vinacce (come era tradizione, mancando al cultura dell´alcol cerealicolo che arrivó solo in tempi recenti) e una base di cicoria. L'amaro veniva offerto ogni anno il 18 Marzo, vigilia di San Giuseppe in occasione del tradizionale "Invito all´aperto di San Giuseppe", in cui affluiva tutta la cittadinanza di Cariati e dove tuttora ha sede la distilleria. La tradizione dell´amaro e dell´invito di San Giuseppe fu perseguito in famiglia anche quando Donna Rachele emigró a Buenos Aires durante il ventennio fascista. Di ritorno in Italia la ricetta dell´amaro fu ingentilita grazie alle nuove conoscenze sulle erbe acquisite dalla signora in Argentina, fra cui nuove spezie ed erbe per dare un sapore molto piú equilibrato e complesso.
L´Amaro di Cariati (soprannominato poi amaro Calabro-Cariatese da Carmine Abate, premio Campiello 2012) divenne sempre piú diffuso, non solo quindi per San Giuseppe ma anche nei banchetti di matrimonio in cui Donna Rachele veniva puntualmente invitata per sfoggiare gli ori ed i vestiti "Moda Parigi" portati di ritorno dalle Americhe.
La ricetta è giunta fino a noi ripresa da Roberto Maiorano, suo nipote, che nel frattempo aveva perfezionato le sue conoscenze erboristiche presso alcune importanti e prestigiose universitá fra cui la Cornell di New York, la Wageningen UR in Olanda e la China Agriculture University di Pechino.
L´amaro é stato ovviamente aggiornato anche nel pack che oggi risulta moderno ed essenziale in vetro trasparente per poter apprezzare il color ambra dell´insieme.
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